Se la vita ci è resa difficile da questa assurda malattia, noi non ci arrendiamo!
"Short-term profits can short-change our future...The cost of ignoring the chemical effects on human health is quietly but steadily growing ever higher, creating a dangerous risk to the very underpinnings of society" Cindy Duering
"Scopo e compito della scienza (episthmh) è lo scoprire qualcosa che non è stato ancora scoperto e il cui esser scoperto sia preferibile al restare ignoto". Ippocrate

giovedì 10 giugno 2010

Fragrance-free zone. Zona libera da profumi

Dieci anni fa era impensabile che in Italia venisse varata una legge antifumo. Una volta accertati i danni alla salute del fumo, si è corsi ai ripari: si è cominciato col mettere in guardia dal pericolo con le scritte sul pacchetto di sigarette, poi, accertati anche i danni del fumo passivo, si è provveduto con leggi e decreti a vietare il fumo nei luoghi pubblici.
Allo stesso modo, con la crescente consapevolezza che molti prodotti di uso comune possono essere dannosi per la salute, le aziende produttrici che utilizzano sostanze aromatiche sintetiche potrebbero vedersi costrette ad applicare sull'etichetta NUOCE ALLA SALUTE per evitare costose conseguenze economiche dovute ai ricorsi colletivi che negli USA già si stanno facendo o, meglio ancora, potrebbero vedersi costrette, per il calo delle vendite, ad evitare di usare tali additivi.
 D'altronde, quando la consapevolezza subentra alla "non conoscenza" dei danni alla salute delle sostanze aromatiche di sintesi, gran parte della popolazione risponde con una richiesta di aria pulita e sicura soprattutto nei luoghi di lavoro.
Così, un cambiamento epocale in alcune nazioni evolute è già in atto: negli Stati Uniti, in Canada, in Svezia, un crescente numero di cliniche, scuole, università, chiese, edifici pubblici e luoghi di incontro, alloggi, autobus e luoghi di lavoro hanno dichiarato i loro ambienti "fragrance-free", imponendo alle persone che vi accedono il divieto di usare prodotti profumati.

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